All'entrata della sala siamo subito rimasti colpiti dalla posizione dei quadri: erano stati appesi al soffitto attraverso tubi innocenti, gli stessi che vengono usati per sostenere le chiese o gli edifici danneggiati dal terremoto. Ci hanno spiegato che hanno voluto mettere i quadri in questo modo proprio per dare la sensazione di stare sotto il terremoto, da qui prende il nome l'installazione.
Ci hanno poi fatto fare un giro della galleria dove abbiamo potuto osservare le altre opere contemporanee esposte. Per finire ci hanno fatto partecipare a un laboratorio relativo al suono, parole e rumore.
Successivamente ci siamo recati in piazza per vedere i danni del terremoto come ad esempio la cupola della chiesa che è stata appoggiata a terra e la torre che è stata rivestita di tubi innocenti per sorreggerla.
Ecco alcune delle foto che abbiamo fatto quella mattina:
Installazione "Sotto il terremoto" vista dal basso
Installazione "sotto il terremoto"
Opera contemporanea
Installazione "Sotto il terremoto" vista dall'alto
Torre sostenuta dai pali innocenti
Cupola appoggiata a terra
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